“E’ meglio essere ottimisti ed avere torto piuttosto che pessimisti ed avere ragione”. – Albert Einstein
Uno studio svolto negli Usa rivela un legame tra stato d’animo, tumori e malattie cardiache. Chi è ottimista si ammala il 30% in meno. Secondo gli studiosi l’ottimismo aiuterebbe a vivere a lungo e in salute. Lo studio, compiuto su 100.000 donne è stato presentato durante l’ultimo congresso dell’American Psycosomatic Society, ed ha dimostrato uno stretto legame tra uno stato d’animo brillante e positivo e il rischio di insorgenza di malattie cardiache o forme tumorali.
La ricerca è iniziata nel 1994, e ha preso in esame un ampio numero di persone studiandone la personalità. Dopo otto anni, è continuata studiando le persone che nel frattempo erano decedute. I ricercatori si sono accorti che la percentuali dei decessi era del 23% più alta tra coloro che in vita non avevano dimostrato un atteggiamento particolarmente ottimista mentre, tra le persone positive, si era riscontrato un 30% in meno di decessi.
Tra le varie ipotesi avanzate per spiegare il rapporto di causa-effetto c’è quella secondo cui le persone ottimiste reagiscono fisicamente meglio alla stanchezza mentale, seguono con scrupolo i consigli dei medici, e di conseguenza godono di una salute migliore.
E’ poi dimostrato che troppe emozioni negative e prolungate nel tempo, come rabbia, aggressività, angoscia, tristezza e frustrazione, producono uno stato cronico di stress negativo.
Ottimismo vuol dire imprimere un notevole contributo alla fiducia in se stessi e quindi aumentare la nostra autostima.
L’ottimismo si puo’ “coltivare” allenando la nostra mente al pensiero positivo. Tutto questo ci permette di affrontare i problemi del vivere quotidiano da un punto di vista diverso.
Ecco un interessante link e recensione di un libro per imparare a coltivare l’ottimismo.